Un saggio filosofico di Giorgio Agamben che esplora il significato di essere contemporanei, sfidando la nostra concezione del tempo e invitandoci a guardare oltre la superficie del presente.
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"Che cos'è il contemporaneo?" di Giorgio Agamben, edito da Nottetempo, è un saggio che esplora a fondo il significato dell'essere contemporanei. Agamben non si limita a definire il termine, ma lo mette in discussione, creando un cortocircuito tra esperienze apparentemente distanti come l'arcaico e il moderno, il tempo e la moda, il buio e la luce.
L'autore sfida la nostra concezione lineare del tempo, suggerendo che il contemporaneo non è colui che si adegua al presente, ma chi lo vive con una sfasatura, un anacronismo. Non chi vede le luci del suo tempo, ma chi ne percepisce l'oscurità. Agamben ci invita a guardare oltre la superficie, a cogliere le contraddizioni e le complessità del presente.
Traendo ispirazione dall'astrofisica moderna, Agamben dipinge l'immagine di un nuovo angelo della storia: una luce che viaggia verso di noi a una velocità inimmaginabile, senza mai poterci raggiungere. Una metafora potente che invita a riflettere sulla nostra posizione nel tempo e nello spazio.
"Che cos'è il contemporaneo?" è un libro che stimola la mente e invita alla riflessione, un'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere il nostro tempo.
Parole chiave: Giorgio Agamben, contemporaneità, filosofia, tempo, storia, Nottetempo, saggio, anacronismo, oscurità, angelo della storia.