Un'analisi penetrante del conflitto israelo-palestinese attraverso gli occhi di Raja Shehadeh, che esplora le paure e le complessità che alimentano la persistente tensione tra Israele e Palestina. Un viaggio personale e politico che invita alla riflessione e alla comprensione reciproca.
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"Che cosa teme Israele dalla Palestina?" di Raja Shehadeh, pubblicato da Einaudi, offre una prospettiva intima e illuminante sul conflitto israelo-palestinese, esplorando le paure, le tensioni e le complessità che lo alimentano. In questo libro conciso ma profondo, Shehadeh, avvocato e scrittore palestinese, attinge alla sua esperienza personale e alla sua profonda conoscenza della regione per analizzare le radici del conflitto e le sue conseguenze.
Attraverso un racconto che intreccia memorie personali e riflessioni politiche, l'autore ci guida in un viaggio attraverso la vita quotidiana nei territori occupati, svelando le sfide, le umiliazioni e le ingiustizie che i palestinesi affrontano quotidianamente. Con uno stile di scrittura elegante e accessibile, Shehadeh riesce a rendere comprensibili anche le questioni più complesse, invitando il lettore a riflettere sulle implicazioni morali e politiche del conflitto.
Il libro si interroga sulle ragioni profonde che spingono Israele a mantenere l'occupazione dei territori palestinesi, esplorando le paure che alimentano la sua politica. Shehadeh analizza il timore di perdere il controllo demografico, la paura della minaccia alla sicurezza e il timore di dover rinunciare al sogno di un "Grande Israele". Allo stesso tempo, l'autore non manca di sottolineare le responsabilità della leadership palestinese e le divisioni interne che ne indeboliscono la posizione.
"Che cosa teme Israele dalla Palestina?" è un libro importante per chiunque voglia comprendere a fondo il conflitto israelo-palestinese e le sue implicazioni. È un appello alla giustizia, alla dignità e al rispetto dei diritti umani, un invito a superare le paure e a costruire un futuro di pace e convivenza tra i due popoli. La sua pubblicazione nel 2024 lo rende un'analisi estremamente attuale e rilevante per il dibattito contemporaneo.