In un'epoca dominata dall'intelligenza artificiale, Thomas Fuchs ci invita a riflettere sul futuro dell'umanità, lanciando un appello per un nuovo umanesimo basato sull'incarnazione, sull'intercorporeità e sulla convivialità. Un'analisi profonda e provocatoria sulla deriva tecnologica e sulla necessità di riscoprire i valori fondamentali dell'essere umano.
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In un'epoca dominata dall'intelligenza artificiale e dalla crescente fiducia nelle macchine, l'uomo si trova di fronte a un bivio cruciale. "Che ne sarà dell'essere umano? Appello per un nuovo umanesimo" di Thomas Fuchs, edito da Castelvecchi, è un'analisi profonda e provocatoria sulla deriva "tecnoreligiosa" che sta alterando la nostra relazione con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Fuchs esplora l'ambivalenza dell'uomo contemporaneo, diviso tra la presunzione di creare intelligenza artificiale e la crescente convinzione nella superiorità delle macchine. L'autore mette in luce come la struttura narcisistica, un tempo rivolta a Dio, si stia ora spostando verso la macchina intelligente, portando a una perdita di contatto con la realtà e a una distorsione delle relazioni umane.
Di fronte a questa deriva, Fuchs lancia un appello per un nuovo umanesimo, basato sull'incarnazione, sull'intercorporeità e sulla convivialità. Un umanesimo che riscopra il valore del corpo, della relazione e della condivisione, per contrastare l'alienazione e la disumanizzazione prodotte dalla tecnologia.
Un libro essenziale per navigare le sfide del presente e costruire un futuro più umano e consapevole.