Un saggio incisivo che sfida le convenzioni e invita a una riflessione profonda sul significato della santità, smantellando l'equazione borghese tra cristianesimo e conformismo e rivendicando la radicalità del Vangelo come cammino di conversione continua.
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"Chi crede non è un borghese. Perché la santità è alla portata di tutti" è un saggio incisivo di Jean de Saint-Cheron che ha acceso il dibattito nei media francesi, diventando rapidamente un successo editoriale. L'autore, con uno stile provocatorio e arguto, esplora il rapporto tra fede cristiana e la vita quotidiana, sfidando le convenzioni e invitando a una riflessione profonda sul significato della santità.
Saint-Cheron si confronta con grandi pensatori come Blaise Pascal, Flannery O'Connor e Gilbert K. Chesterton, ma non esita a misurarsi anche con Friedrich Nietzsche e Michel Houellebecq. Attraverso un'analisi critica e originale, l'autore smantella l'equazione borghese tra cristianesimo e conformismo, rivendicando la radicalità del Vangelo e la sua capacità di trasformare la vita.
L'autore sostiene che il cristianesimo, lungi dall'essere una fuga dalla realtà, rappresenta il "vero realismo", offrendo all'uomo e alla donna di oggi l'unico orizzonte serio di vita: la santità. La santità non è intesa come perfezione morale irraggiungibile, ma come un cammino di conversione continua, un'apertura al mistero di Dio che trasfigura l'esistenza.
"Chi crede non è un borghese" è un libro che interroga, provoca e invita a mettersi in discussione. Un testo che si rivolge a credenti e non credenti, a chi è in cerca di un senso per la propria vita e a chi desidera approfondire il rapporto tra fede e mondo contemporaneo.
Parole chiave: Cristianesimo, santità, fede, borghesia, realismo, Jean de Saint-Cheron, Libreria Editrice Vaticana, saggio, religione, spiritualità, conversione, Vangelo.