Chi possiede i frutti della terra

Un'inchiesta sul controllo del cibo e la perdita di biodiversità

In un mondo in cui la varietà alimentare sembra infinita, un'inchiesta rivela una realtà sorprendente: stiamo perdendo la diversità delle piante e dei frutti commestibili a un ritmo allarmante. "Chi possiede i frutti della terra" di Fabio Ciconte, edito da GLF editori Laterza, esplora come, nell'ultimo secolo, abbiamo perso il 75% delle specie vegetali a favore di varietà uniformi ed esteticamente perfette.

La standardizzazione del gusto e le sue conseguenze

Il libro mette in luce come le mele che troviamo al supermercato siano il risultato di una selezione genetica che le ha rese identiche, e come prodotti come il kiwi giallo o l'uva senza semi siano controllati da potenti club che dettano legge su chi e come può coltivare. Questa standardizzazione del gusto e dell'offerta ha un impatto devastante sull'agrobiodiversità e trasforma i coltivatori in semplici licenziatari.

Un'indagine sul campo

Ciconte conduce un'indagine sul campo che svela le nuove forme di controllo del cibo e i rischi per la biodiversità. Il libro affronta temi cruciali come:

I monopoli alimentari

• Come pochi e potenti gruppi industriali dominano il mercato.
• L'estromissione delle varietà locali e tradizionali.

L'impatto sull'agricoltura

• La trasformazione radicale delle pratiche agricole.
• La perdita di autonomia dei coltivatori.

Le conseguenze per l'ambiente e la società

• La riduzione della biodiversità.
• I rischi per la sicurezza alimentare.

Perché leggere questo libro?

"Chi possiede i frutti della terra" è un'opera essenziale per chiunque voglia comprendere le dinamiche che regolano il nostro sistema alimentare e le sfide che ci attendono. Un libro che invita a riflettere sulle nostre scelte alimentari e sull'importanza di preservare la biodiversità per un futuro più sostenibile.

Parole chiave: agrobiodiversità, controllo del cibo, agricoltura, monopoli alimentari, sostenibilità, Fabio Ciconte, Laterza.