Un viaggio nostalgico nel calcio di una volta, attraverso i ricordi di Eraldo Pecci. Un'infanzia romagnola, l'ascesa nel calcio professionistico e un omaggio al calcio fatto di passione, lealtà e rispetto.
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"Ci piaceva giocare a pallone. Racconti di un calcio che non c'è più" è un libro di Eraldo Pecci, edito da Rizzoli, che ci riporta indietro nel tempo, in un'epoca in cui il calcio era ancora un gioco semplice e genuino, fatto di passione, amicizia e valori autentici. Un'epoca in cui i campioni erano uomini veri, con i loro pregi e difetti, e in cui il campo era un luogo di aggregazione e di divertimento.
Pecci ci racconta la sua infanzia in una Romagna che si preparava al boom economico, ma che conservava ancora il sapore della tradizione e della genuinità. Un'infanzia fatta di partite sul campo in terra battuta, di trasferte avventurose e di personaggi pittoreschi che animavano il mondo del calcio di provincia.
Il libro ripercorre poi la carriera di Pecci, dal primo contratto con il Bologna all'esordio in Nazionale, passando per le sfide contro i grandi campioni dell'epoca, come Bulgarelli, Bearzot e Maradona. Un racconto ricco di aneddoti e di curiosità, che ci svela il dietro le quinte del calcio professionistico e ci fa conoscere i protagonisti di un'epoca indimenticabile.
Ma "Ci piaceva giocare a pallone" è soprattutto un omaggio al calcio di una volta, un calcio che non c'è più, ma che continua a vivere nei ricordi e nel cuore di chi lo ha amato. Un calcio fatto di passione, di lealtà e di rispetto, un calcio che ci manca e che vorremmo ritrovare.
Un libro per tutti gli appassionati di calcio, ma anche per chi vuole riscoprire i valori autentici dello sport e della vita.