Questo libro, scritto nel 1910, affronta i problemi del mondo moderno, dalla solitudine dell'uomo all'alienazione indotta dal capitalismo e dal socialismo, fino al rifiuto delle leggi divine e ai sistemi educativi che irreggimentano i bambini. L'autore propone soluzioni come il ritorno alla famiglia tradizionale e l'adozione del distributismo.
"Che cosa non va nel mondo?" si domanda Chesterton, aprendo questo libro scritto nel 1910, ma sorprendentemente attuale. I problemi sono tanti: dalla solitudine dell'uomo e dalla sua alienazione indotta sia dal capitalismo sia dal socialismo, al rifiuto delle leggi divine, sostituite da arroganti leggi sociologiche. I sistemi educativi, escludendo i genitori, tendono sempre più a irreggimentare i bambini trasformandoli in proprietà dello Stato.
Chesterton critica il femminismo, perché reclama il diritto di applicare alla donna categorie maschili ottenendo come risultato non la sua emancipazione ma il suo snaturamento. L'autore sostiene che ciò che realmente non va nel mondo è che si tende a cambiare l'uomo per adattarlo alla società piuttosto che adattare la società alle esigenze dell'uomo, un errore in cui perseverano sia i conservatori sia i progressisti.
Le uniche vie di uscita, secondo Chesterton, sono il ritorno alla famiglia tradizionale, il solo ambito in cui sia possibile un'esistenza libera e felice, e l'adozione di un sistema economico, il distributismo, in cui la proprietà dei mezzi di produzione possa essere ripartita nel modo più ampio possibile fra la popolazione.
Questa nuova edizione di "Ciò che non va nel mondo" è un'occasione per riflettere sulle sfide che la società moderna deve affrontare e per riscoprire il pensiero di un grande pensatore come Chesterton, ancora oggi attuale e ricco di spunti di riflessione.
Autore | Chesterton, Gilbert Keith |
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Editore | - |
Anno di pubblicazione | 2025 |
Numero di pagine | 312 |
Lingua | Italiano |
ISBN-10 | 8871809025 |
ISBN-13 | 978-8871809021 |
Formato | Copertina flessibile |