Un'opera fondamentale di J.L. Austin che ha rivoluzionato la filosofia del linguaggio, introducendo la teoria degli atti linguistici e la concezione del linguaggio come azione. Esplora i livelli dell'atto linguistico (locutorio, illocutorio, perlocutorio) e le condizioni di felicità necessarie per un'efficace comunicazione.
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"Come fare cose con le parole", a cura di Carlo Penco e Marina Sbisà, è un'opera fondamentale di J.L. Austin che ha rivoluzionato la filosofia del linguaggio. Pubblicato postumo, questo libro raccoglie le lezioni tenute da Austin a Oxford nel 1955, in cui l'autore introduce la teoria degli atti linguistici.
Austin sfida la concezione tradizionale del linguaggio come strumento principalmente per descrivere la realtà, sostenendo che le parole sono anche azioni. Quando parliamo, non ci limitiamo a enunciare fatti, ma compiamo veri e propri atti, come promettere, ordinare, scusarsi o affermare.
Austin distingue tre livelli nell'atto linguistico:
Il libro esplora in dettaglio le diverse tipologie di atti illocutori, le condizioni di felicità che devono essere soddisfatte affinché un atto linguistico sia efficace e le implicazioni di questa teoria per la comprensione del linguaggio e della comunicazione. "Come fare cose con le parole" è un testo imprescindibile per chiunque si interessi di filosofia del linguaggio, linguistica, comunicazione e scienze sociali, offrendo una prospettiva innovativa sul potere delle parole di agire nel mondo.