Questo libro analizza il significato della sopravvivenza in un mondo in continua trasformazione, prendendo spunto dalla celebre frase di Pier Paolo Pasolini: "Darei l'intera Montedison per una lucciola". Didi-Huberman esplora il destino di ciò che è fragile e in via di estinzione, come le lucciole stesse, simbolo di una bellezza che rischia di svanire nel buio.
In "Come le lucciole. Una politica della sopravvivenza", Georges Didi-Huberman esplora il significato della sopravvivenza in un mondo in continua trasformazione. Il libro prende spunto dalla celebre frase di Pier Paolo Pasolini: "Darei l'intera Montedison per una lucciola", per riflettere sul destino di ciò che è fragile e in via di estinzione, come le lucciole stesse, simbolo di una bellezza che rischia di svanire nel buio.
Didi-Huberman analizza la scomparsa delle lucciole come metafora del declino del mondo umano, minacciato dall'avanzata irreversibile della stereotipia sociale. Il neocapitalismo, con il suo fulgore artificiale, sembra aver soffocato la luce delle lucciole, simbolo di una bellezza autentica e fragile.
Attraverso un confronto appassionato con Walter Benjamin e Giorgio Agamben, Didi-Huberman propone un'idea di sopravvivenza che non si limita a lamentare il declino, ma lo considera una risorsa vitale. Il passato non può essere bandito per sempre, ma deve essere integrato nel presente, in un continuo processo di montaggio tra tempi diversi.
"Come le lucciole" è un libro che invita a riflettere sul presente, a non cedere alla disperazione e a riconoscere la bellezza e la fragilità del mondo che ci circonda. Un libro che ci ricorda che la sopravvivenza non è solo un fatto biologico, ma anche un atto di resistenza culturale e politica.
Titolo | Come le lucciole. Una politica della sopravvivenza |
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Autore | Georges Didi-Huberman |
Editore | Bollati Boringhieri |
Anno di pubblicazione | 2010 |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 100 |
Formato | Paperback |
ISBN-10 | 8833920550 |
ISBN-13 | 9788833920559 |