Un romanzo che narra l'epopea di una famiglia ebrea romana, dai fasti del dopoguerra alle incertezze del presente, tra amori, tradimenti e la perdita di un'illusione dorata. Un affresco vivido di un'epoca, tra figure indimenticabili e i drammi del nuovo millennio.
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Immergiti nella saga dei Sonnino, una famiglia ebrea romana, in un romanzo che spazia dai fasti del dopoguerra alle incertezze del presente. Alessandro Piperno ci guida attraverso le loro avventure, amori, ossessioni e tradimenti, svelando un mondo di privilegi e contraddizioni.
Attraverso la voce narrante di Daniel, il lettore viene catapultato in un susseguirsi di feste e scandali, tra eroi vitalisti degli anni Sessanta e rampolli dorati. Un affresco vivido di famiglie antiche e nuovi ricchi, di successi e fallimenti, che dipinge un quadro inedito della società romana.
Ma l'illusione di un'esistenza privilegiata è destinata a svanire. Dietro la facciata patinata degli anni Ottanta si celano i drammi del nuovo millennio: guerre, terrorismo e una profonda perdita di significato. Un retaggio storico che Piperno affronta con un tono inconfondibile, a tratti esilarante, in un romanzo di grande capacità evocativa e introspezione.
Alessandro Piperno crea figure memorabili, capaci di incarnare le luci e le ombre di un'epoca. I Sonnino, con le loro debolezze e grandezze, diventano lo specchio di una società in trasformazione, in un romanzo che non mancherà di appassionare e far riflettere.