Questo libro analizza l'impatto della cybersecurity sulla guerra moderna, esplorando come la tecnologia, l'intelligenza artificiale e la connettività globale stiano ridefinendo il conflitto e le sue implicazioni per la democrazia. L'autore approfondisce il concetto di "mobile war", dove la linea tra guerra e pace si assottiglia, trasformando la nostra vita digitale in un campo di battaglia.
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In un mondo sempre più connesso, la linea tra guerra e pace si assottiglia, trasformando la nostra vita digitale in un campo di battaglia. "Connessi a morte: Guerra, media e democrazia nella società della cybersecurity", di Michele Mezza, con prefazione di Barbara Carfagna e postfazione di Arturo Di Cori, esplora le inquietanti implicazioni di questa nuova realtà.
Il libro analizza come la tecnologia, e in particolare la cybersecurity, stia ridefinendo il concetto stesso di conflitto. Dagli attacchi dell'11 settembre 2001, dove la sorpresa e l'abilità tecnologica hanno reso vulnerabile il sistema del trasporto aereo, si arriva al 17 settembre 2024, data che segna un punto di svolta nella storia della guerra. L'autore illustra come la connettività globale, inizialmente pensata per facilitare la comunicazione, sia diventata un'arma strategica nelle mani delle potenze militari.
L'avvento dell'intelligenza artificiale e la sua capacità di elaborare enormi quantità di dati hanno ulteriormente amplificato il potenziale distruttivo della guerra. L'individuazione e il targeting di singoli individui, con precisione chirurgica, sono diventati possibili, trasformando il web in un poligono di tiro permanente.
Mezza introduce il concetto di "mobile war", dove la guerra si combatte attraverso i dispositivi mobili connessi alla rete. Questa nuova forma di conflitto confonde la distinzione tra guerra e pace, creando un'atmosfera di costante minaccia e incertezza.
Il libro non si limita ad analizzare gli aspetti tecnologici della guerra, ma approfondisce anche le implicazioni per la democrazia. L'autore esplora come la manipolazione delle informazioni e la diffusione di disinformazione possano minare le istituzioni democratiche e influenzare l'opinione pubblica.
Connessi a morte è un'opera di grande attualità che offre spunti di riflessione cruciali per comprendere il mondo contemporaneo e le sfide che ci attendono.