Un'analisi approfondita delle radici del nazionalismo e dei movimenti populisti nel periodo tra le due guerre mondiali. L'autrice ricostruisce un'epoca di grandi trasformazioni e profonde inquietudini, in cui la globalizzazione conviveva con il risentimento e la frustrazione di coloro che si sentivano esclusi, offrendo un monito per il nostro presente incerto.
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"Contro il mondo. Nazionalismo e politica di massa tra le due guerre mondiali" di Tara Zahra, edito da Mondadori, è un'opera che analizza le radici del nazionalismo nel periodo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. L'autrice, attraverso una meticolosa ricerca d'archivio, ricostruisce un'epoca di grandi trasformazioni e profonde inquietudini, in cui la globalizzazione e il cosmopolitismo convivevano con il risentimento e la frustrazione di coloro che si sentivano esclusi e dimenticati.
Nei decenni che precedettero la Grande Guerra, l'entusiasmo per un mondo senza confini raggiunse il suo apice. Viaggi internazionali, migrazioni, flussi di denaro e di merci da un angolo all'altro del pianeta, nuove idee sui diritti delle donne, sulla pace e sulla giustizia sociale sembravano preannunciare un'era di progresso e prosperità per tutti. Tuttavia, questa "globalizzazione" non fu universalmente benefica e alimentò il risentimento di quanti rimasero esclusi dai suoi vantaggi.
Agricoltori rovinati dalla concorrenza straniera, negozianti messi in ginocchio dalla grande distribuzione, lavoratori dell'industria vittime delle delocalizzazioni, i tanti "dimenticati" di una società cosmopolita in perenne movimento: furono questi i soggetti che, con la crisi economica del 1929 e le tragedie della guerra e dell'epidemia di spagnola, videro esplodere il loro malcontento e le loro frustrazioni. Demagoghi senza scrupoli seppero sfruttare l'insicurezza e le paure di un ceto medio impoverito e privato della propria identità, costruendo un capitale politico da destinare alla lotta contro le democrazie liberali.
Nazionalismo, difesa dei confini, restrizioni all'immigrazione, sogno dell'autarchia produttiva e alimentare, corsa al riarmo, dazi, discredito riversato sulle organizzazioni internazionali, odio crescente nei confronti delle minoranze (gli ebrei, in particolare) e delle élite, veleno della propaganda e continua distorsione della realtà: fu questo il micidiale amalgama che negli anni Trenta fece la fortuna dei reazionari schierati su entrambe le sponde dell'Atlantico e portò dapprima alla nascita del Terzo Reich e successivamente alla catastrofe della Seconda guerra mondiale.
"Contro il mondo" è un libro importante per comprendere le origini del nazionalismo e dei movimenti populisti che ancora oggi minacciano la democrazia e la stabilità internazionale. Un monito per il nostro presente incerto, in cui le paure e le frustrazioni di una parte della popolazione vengono sfruttate per alimentare divisioni e conflitti.
Parole chiave: Nazionalismo, politica di massa, storia contemporanea, globalizzazione, populismo, Tara Zahra, Mondadori, prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, reazione, democrazia, totalitarismo, ebrei, migrazioni, economia.