Un saggio provocatorio di Manlio Sgalambro che critica l'ascolto passivo e indiscriminato della musica, invitando a una riflessione più consapevole e critica sul nostro rapporto con il suono e con il mondo.
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"Contro la musica" è un saggio provocatorio di Manlio Sgalambro che, fin dalla sua prima pubblicazione, ha suscitato un vivace dibattito. Questo scritto ha segnato l'inizio di una proficua collaborazione tra il filosofo e il musicista Franco Battiato.
Sgalambro non attacca la musica in sé, ma critica aspramente un certo tipo di ascolto passivo e indiscriminato. Un ascolto "subìto", imposto, dove l'individuo è costretto a subire un sottofondo musicale onnipresente, sia esso nobile o popolare, gradito o sgradito.
Secondo Sgalambro, questo "rozzo ascoltatore", privo di un'etica, ha preso il controllo della musica, piegandola ai propri gusti superficiali. In un vero ascolto, invece, l'etica dovrebbe guidare l'individuo a percepire nei suoni la dissoluzione del mondo, una sorta di momentanea sospensione della realtà.
Sgalambro conclude con una riflessione profonda: "Chi ascolta veramente, ascolta l'ascolto. Chi ascolta veramente, ascolta la fine del mondo".
Un libro che invita a riflettere sul nostro rapporto con la musica e con il mondo che ci circonda, stimolando un ascolto più consapevole e critico.
Musica, Filosofia, Manlio Sgalambro, Franco Battiato, Ascolto, Critica, Società, Carbonio Editore, Saggio, pamphlet.