Un classico della filosofia che esplora la natura della coscienza e i limiti della nostra comprensione dell'esperienza soggettiva. In occasione del 50° anniversario, un'edizione speciale con nuovi contenuti e riflessioni dell'autore.
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"Cosa si prova a essere un pipistrello?" di Thomas Nagel è un saggio filosofico che ha segnato un punto di svolta nel dibattito sulla coscienza. Pubblicato originariamente nel 1974, questo testo è diventato un classico, aprendo la strada a nuove prospettive nella filosofia, nella psicologia e nelle neuroscienze. Nagel affronta il problema mente-corpo con un approccio innovativo, sfidando le teorie riduzioniste che cercano di spiegare la coscienza in termini puramente fisici.
Nagel sostiene che l'esperienza cosciente è intrinsecamente soggettiva e che non può essere pienamente compresa attraverso un'analisi oggettiva. L'autore invita il lettore a immaginare cosa significhi essere un pipistrello, un essere con un sistema percettivo radicalmente diverso dal nostro. Questo esperimento mentale mette in luce i limiti della nostra capacità di comprendere la coscienza di altre creature e solleva interrogativi fondamentali sulla natura della realtà.
In occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione, questo libro viene riproposto in un'edizione speciale arricchita da nuovi contenuti. Oltre al testo originale, l'edizione include una postfazione di Anil Seth, che offre una prospettiva contemporanea sull'importanza del saggio di Nagel, e una prefazione dell'autore stesso, in cui discute le origini e l'influenza del libro. Completa l'opera un saggio in cui Nagel presenta le sue successive riflessioni sul problema della coscienza.
Immergiti in un'affascinante riflessione sulla natura della coscienza con "Cosa si prova a essere un pipistrello?" di Thomas Nagel.