Un'analisi critica del concetto di proprietà privata alla luce dell'insegnamento biblico, che invita a ripensare il nostro rapporto con i beni materiali e a costruire un mondo più giusto ed equo.
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Il libro "Costruire un mondo comune. E Dio non benedisse la proprietà privata" offre una riflessione profonda e provocatoria sul concetto di proprietà privata, esaminandone le implicazioni etiche, sociali ed economiche alla luce della Bibbia. L'autore sfida le concezioni tradizionali, proponendo una rilettura dei testi sacri che mette in discussione la legittimità della concentrazione della ricchezza e dell'accumulo illimitato di beni.
Attraverso un'analisi rigorosa e accessibile, il libro invita il lettore a ripensare il proprio rapporto con la proprietà, stimolando una riflessione critica sulle disuguaglianze globali e sulla necessità di costruire un mondo più giusto ed equo. L'autore esplora le radici bibliche del concetto di giustizia sociale, evidenziando come la cura dei poveri e la condivisione dei beni siano elementi centrali del messaggio evangelico.
"Costruire un mondo comune. E Dio non benedisse la proprietà privata" è un libro stimolante e necessario per tutti coloro che desiderano approfondire la propria comprensione della giustizia sociale e del ruolo dei cristiani nella costruzione di un mondo più equo. Offre spunti di riflessione preziosi per un impegno concreto a favore dei più deboli e per la promozione di un'economia più umana e solidale.