Critica della capacità di giudizio

La Critica della capacità di giudizio di Immanuel Kant esplora la facoltà di giudizio, analizzando il suo ruolo nell'esperienza estetica e nella comprensione del mondo naturale. Kant distingue tra il giudizio estetico, che si basa sul sentimento di piacere disinteressato, e il giudizio teleologico, che ci permette di cogliere la finalità della natura.

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Un viaggio nel mondo del giudizio estetico e teleologico

La Critica della capacità di giudizio, pubblicata nel 1790, è la terza e ultima opera critica di Immanuel Kant, dopo la Critica della ragion pura e la Critica della ragion pratica. In questo capolavoro, Kant si addentra nell'analisi della facoltà di giudizio, esplorando il suo ruolo nella nostra esperienza estetica e nella comprensione del mondo naturale.

Il giudizio estetico: bellezza e sublime

Kant sostiene che il giudizio estetico, ovvero il giudizio sulla bellezza, non si basa su concetti o interessi, ma su un sentimento di piacere disinteressato. La bellezza, secondo Kant, non è una proprietà intrinseca degli oggetti, ma nasce da un rapporto armonico tra il soggetto e l'oggetto. Questo rapporto è regolato da una facoltà di giudizio che Kant chiama "giudizio riflettente", che ci permette di cogliere l'universalità del bello, nonostante la sua soggettività.

Kant distingue inoltre tra il bello e il sublime. Il sublime è un'esperienza che ci mette di fronte alla grandezza e alla potenza della natura, suscitando in noi un sentimento di timore reverenziale. Il sublime, a differenza del bello, non è legato all'armonia, ma alla nostra capacità di immaginare l'infinito e l'incommensurabile.

Il giudizio teleologico: la finalità della natura

Nella seconda parte della Critica della capacità di giudizio, Kant si concentra sul giudizio teleologico, ovvero il giudizio sulla finalità della natura. Kant sostiene che la natura non è semplicemente un insieme di leggi meccaniche, ma che in essa si manifesta un principio di finalità, un ordine che sembra tendere a uno scopo. Questo principio di finalità non è però un'entità metafisica, ma una facoltà di giudizio che ci permette di cogliere l'ordine e l'armonia della natura.

La Critica della capacità di giudizio è un'opera complessa e ricca di spunti di riflessione. Kant ci invita a riflettere sul ruolo del giudizio nella nostra esperienza del mondo, sia estetica che scientifica. Ci mostra come la facoltà di giudizio sia un elemento fondamentale della nostra capacità di comprendere e di apprezzare la realtà.

Keywords: Immanuel Kant, Critica della capacità di giudizio, giudizio estetico, giudizio teleologico, bellezza, sublime, finalità della natura, filosofia, estetica, arte, natura, scienza.

Specifiche

Caratteristiche Valore
Autore Immanuel Kant
Titolo Critica della capacità di giudizio
Editore BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Lingua Italiano
Data di pubblicazione 1995-10-18
ISBN-13 9788817064163
ISBN-10 8817064165
Copertina Paperback