Un saggio provocatorio che esplora come le tecniche di scrittura non tradizionali, come il plagio e l'appropriazione, possano reinventare la letteratura nell'era digitale. Kenneth Goldsmith sfida le convenzioni e propone una nuova figura di scrittore: un programmatore di linguaggio nell'era della proliferazione dei testi.
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"Ctrl+C, ctrl+V (scrittura non creativa)" di Kenneth Goldsmith, edito da Produzioni Nero, è un saggio provocatorio che sfida le convenzioni della scrittura tradizionale. Goldsmith esplora come le tecniche di elaborazione testi, programmazione e crittografia possano reinventare la letteratura, trasformando il concetto stesso di creatività.
In un'epoca in cui il linguaggio è onnipresente e i testi si moltiplicano esponenzialmente, Goldsmith propone una nuova figura di scrittore: non più un genio isolato, ma un programmatore di linguaggio, un curatore di informazioni. Il plagio, l'appropriazione e il furto diventano strumenti per una nuova forma di espressione artistica.
L'autore traccia un percorso attraverso la storia della letteratura e delle arti visive, dalla poesia concreta agli esperimenti post-internet, dal situazionismo alla videoarte, toccando figure chiave come James Joyce, Walter Benjamin e Jonathan Lethem. Un'analisi che dimostra come la creatività possa emergere anche dall'apparente azzeramento dell'originalità.
Questo libro è un invito a ripensare il ruolo dello scrittore e del lettore nell'era digitale. Un manifesto per chiunque voglia esplorare le potenzialità della scrittura non creativa e comprendere le nuove dinamiche della produzione culturale contemporanea.
Ideale per chi è interessato all'evoluzione della scrittura, alle nuove forme di espressione artistica e alle dinamiche della cultura digitale. Un libro che stimola il pensiero critico e invita a esplorare nuove frontiere della creatività.