Dallo scudetto ad Auschwitz. La storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo. Nuova ediz.

La storia di Arpad Weisz, un allenatore ebreo che ha vinto scudetti con Inter e Bologna, ma che è stato deportato ad Auschwitz durante la Shoah.

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Dallo scudetto ad Auschwitz: la storia di Arpad Weisz, un allenatore ebreo

Arpad Weisz, un nome che evoca un passato glorioso e una tragedia immensa. Nato a Solt, in Ungheria, il 16 aprile 1896, Arpad Weisz è stato uno dei più grandi allenatori di calcio dell'epoca moderna. La sua vita, però, è stata segnata da un destino crudele, che lo ha portato dalle vette del successo sportivo alle orrori della Shoah.

Un talento precoce

Arpad Weisz, di origini ebraiche, ha iniziato la sua carriera come calciatore, dimostrando un talento innato per il gioco. Ha militato in diverse squadre, tra cui il Törekvés in Ungheria e il Maccabi Brno, un club ebreo della Repubblica Ceca. Nel 1924, è arrivato in Italia, giocando per l'Alessandria e poi per l'Inter. Un grave infortunio al ginocchio lo ha costretto a ritirarsi dal calcio giocato a soli 30 anni, ma la sua passione per il gioco non si è spenta.

Un innovatore del calcio

Arpad Weisz ha intrapreso la carriera di allenatore, dimostrando un talento eccezionale anche in questo ruolo. Ha guidato l'Inter alla vittoria del primo campionato italiano a girone unico nel 1929-1930, diventando il tecnico più giovane a conquistare il titolo. Ha introdotto nuove strategie e tattiche innovative, rivoluzionando il modo di giocare a calcio. Ha promosso Giuseppe Meazza, il primo mito calcistico d'Italia, e ha creato un nuovo modo di relazionarsi con i calciatori, basato sulla fiducia e sulla collaborazione.

La tragedia delle leggi razziali

La vita di Arpad Weisz è stata segnata dalla tragedia delle leggi razziali, promulgate in Italia nel 1938. Costretto a lasciare l'Inter, ha continuato ad allenare con successo, guidando il Bologna alla conquista di due scudetti e di una Coppa Expo a Parigi. Ma il destino gli riservava un'altra prova terribile. Nel 1941, costretto a fuggire dall'Italia a causa delle persecuzioni razziali, si è trasferito in Olanda, dove ha allenato il Dordrecht. La sua fuga, però, è stata vana. Nel 1944, Arpad Weisz, insieme alla moglie Elena e ai figli Roberto e Clara, è stato deportato ad Auschwitz, dove è stato assassinato dai nazisti.

Un ricordo indelebile

La storia di Arpad Weisz è un monito contro l'intolleranza e la discriminazione. Il suo talento, la sua passione per il calcio e la sua tragica fine ci ricordano il valore della libertà e della dignità umana. La sua memoria è stata onorata con una targa commemorativa allo Stadio Renato Dall'Ara di Bologna, un segno tangibile del rispetto e dell'ammirazione che il mondo del calcio nutre per questo grande allenatore.

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Specifiche

Titolo Autore Editore Anno di pubblicazione ISBN
Dallo scudetto ad Auschwitz. La storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo. Nuova ediz. Matteo Marani Diarkos Editore 2007 9788836163540