Nel 44 a. C., Cicerone dedica al figlio Marco un trattato che riordina le interazioni tra i cittadini e rifonda la res publica, offrendo ai giovani una guida per "quel che è giusto fare". Un'opera fondamentale per il mondo latino, medievale e moderno, che permea la cultura occidentale fino ai giorni nostri.
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"De officiis quel che è giusto fare" di Marco Tullio Cicerone, pubblicato da Einaudi, è un'opera che affronta i temi dell'etica e della morale in un periodo di profonda crisi politica e sociale nella Roma del 44 a.C. Cicerone, consapevole del superamento degli antichi valori, si propone di riordinare le interazioni tra i cittadini e rifondare la res publica, offrendo ai giovani una guida per "quel che è giusto fare".
Questo trattato è un tentativo di trasmettere la memoria tra le generazioni, fornendo regole di comportamento in un momento in cui lo Stato è in rovina. L'opera è diventata un punto di riferimento fondamentale per il mondo latino, medievale e moderno, influenzando profondamente la cultura occidentale fino ai giorni nostri.
L'opera si presenta come una sorta di "Etica spiegata a mio figlio", in cui Cicerone espone i suoi pensieri e le sue riflessioni sull'importanza dell'onestà, della giustizia, della saggezza e del coraggio. Il libro offre spunti di riflessione ancora oggi attuali, invitando il lettore a interrogarsi sul significato della vita e sul ruolo che ognuno di noi ha nella società.
"De officiis quel che è giusto fare" è un libro che non può mancare nella biblioteca di chiunque sia interessato alla filosofia, alla politica e alla storia romana. Un'opera che continua a ispirare e a far riflettere a distanza di secoli.