"De vulgari eloquentia" è un trattato in latino di Dante Alighieri, in cui l'autore si propone di definire la lingua volgare italiana, analizzandone le origini, le caratteristiche e le potenzialità. L'opera è un'acuta analisi linguistica e letteraria, che si confronta con le diverse varietà linguistiche dell'Italia medievale, cercando di individuare un volgare illustre, capace di esprimere la grandezza della cultura italiana.
"De vulgari eloquentia", scritto da Dante Alighieri all'inizio del XIV secolo, è un'opera fondamentale per la storia della lingua italiana. In questo trattato, Dante si propone di definire la lingua volgare italiana, analizzandone le origini, le caratteristiche e le potenzialità. L'opera è suddivisa in quattro libri, ma purtroppo è rimasta incompiuta, interrompendosi al capitolo XIV del secondo libro.
In un'epoca in cui il latino era ancora la lingua ufficiale della cultura e della scienza, Dante si schiera a favore del volgare, sostenendone la dignità e la bellezza. L'opera è un'acuta analisi linguistica e letteraria, che si confronta con le diverse varietà linguistiche dell'Italia medievale, cercando di individuare un volgare illustre, capace di esprimere la grandezza della cultura italiana.
"De vulgari eloquentia" è un'opera di grande attualità, che continua a suscitare interesse e dibattito tra gli studiosi. Il trattato di Dante è un'importante testimonianza della nascita della lingua italiana e della sua evoluzione.
Se sei interessato alla storia della lingua italiana, alla letteratura medievale o semplicemente alla figura di Dante Alighieri, "De vulgari eloquentia" è un'opera che ti consiglio di leggere.
Caratteristiche | Valore |
---|---|
Autore | Dante Alighieri |
Lingua | Latino |
Genere | Trattato |
Data di pubblicazione | 2005 |
Editore | Garzanti Libri |
Numero di pagine | 141 |
Formato | Paperback |
ISBN-13 | 9788811364429 |
ISBN-10 | 8811364426 |