Un saggio filosofico che esplora l'essenza misteriosa della realtà attraverso la musica di Claude Debussy. Jankélévitch evidenzia come il compositore francese abbia saputo catturare l'irrazionale e l'effimero, trasformandoli in un'ode alla bellezza e al mistero.
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Immergiti nell'affascinante e inesplorabile mondo del reale con "Debussy e il mistero" di Vladimir Jankélévitch. Questo saggio filosofico esplora l'essenza misteriosa che permea la nostra esistenza, svelando come il compositore francese Claude Debussy abbia saputo catturare questa sfuggente dimensione attraverso la sua musica.
Jankélévitch evidenzia come Debussy, con la sua sensibilità artistica, abbia saputo percepire e tradurre in musica l'alone di irrazionale che avvolge il mondo. La sua musica non si limita a riprodurre la realtà, ma ne cattura l'essenza vibrante e proteiforme, fatta di eventi instabili e fugaci.
Il filosofo sottolinea come Debussy prediliga gli elementi più leggeri e incantevoli per esprimere il mistero: i profumi nell'aria serale, le colorazioni fugaci, i miraggi evanescenti. La sua musica diventa così un'ode alla bellezza effimera e alla magia dell'istante.
"Debussy e il mistero" è un'opera che invita alla riflessione e all'ascolto, un viaggio emozionante nel cuore del mistero attraverso la musica di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.