Un'analisi incisiva sul ruolo della lingua nella lotta per la liberazione culturale e politica dell'Africa. L'autore esplora come l'imperialismo linguistico ha minato l'identità africana, esortando alla riappropriazione delle lingue native come strumento di resistenza e autoaffermazione. Un'opera fondamentale per comprendere le dinamiche del potere culturale e linguistico.
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"Decolonizzare la mente. La politica della lingua nella letteratura africana" di Ng?g? wa Thiong'o, pubblicato da Jaca Book, è una pietra miliare del pensiero postcoloniale. In questo saggio incisivo, l'autore esplora il ruolo cruciale della lingua nella lotta per la liberazione culturale e politica dell'Africa. Attraverso quattro saggi fondamentali, Ng?g? analizza come l'imperialismo linguistico abbia minato l'identità africana, esortando alla riappropriazione delle lingue native come strumento di resistenza e autoaffermazione.
I testi raccolti in questo volume sono il risultato di anni di studio e di esperienze personali dolorose. La decisione di Ng?g? di scrivere un'opera teatrale in gikuyu, la sua lingua madre, per criticare il potere, gli costò la detenzione nel 1978. Fu in quel periodo che maturò la consapevolezza dell'importanza della lingua come strumento di dominio e di liberazione.
Ng?g? definisce la "bomba culturale" come l'arma più potente utilizzata dall'imperialismo per soffocare la resistenza degli oppressi. Questa bomba agisce minando la fiducia di un popolo nella propria lingua, nella propria cultura e nelle proprie capacità, portando all'annullamento dell'identità collettiva.
Nonostante sia stato scritto in un contesto specifico, "Decolonizzare la mente" offre spunti di riflessione preziosi anche per il lettore occidentale. L'analisi di Ng?g? invita a osservare criticamente i fenomeni connessi alla globalizzazione e gli effetti di una politica culturale omologante, che spesso tendono a marginalizzare le culture minoritarie e a imporre un modello unico dominante.
"Decolonizzare la mente" è un libro essenziale per chiunque voglia comprendere le dinamiche del potere culturale e linguistico e per chiunque sia interessato alla costruzione di un mondo più giusto e inclusivo.