Un saggio di Michel de Montaigne che mette in discussione la superiorità della civiltà europea attraverso un confronto con le usanze dei nativi americani. Una riflessione profonda sulle radici del relativismo e sull'importanza dell'apertura mentale verso culture diverse.
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"Dei cannibali. Alle origini del relativismo moderato" di Michel de Montaigne, pubblicato da Mimesis, è un saggio breve ma denso di significato, considerato un manifesto del relativismo. Montaigne, prendendo spunto dalla visita di tre indigeni delle Antille, appartenenti a una tribù cannibale, al re Carlo IX nel 1563, traccia un parallelo provocatorio tra la società francese del suo tempo e i cosiddetti "selvaggi".
L'autore mette in discussione la presunta superiorità della civiltà europea, rivelando come la ferocia e la violenza delle guerre di religione in Francia superino di gran lunga le abitudini alimentari dei nativi americani. Il saggio, arricchito da un contributo di Sergio Benvenuto, offre una riflessione profonda sulle radici del relativismo e invita a una maggiore apertura mentale verso culture e usanze diverse.
Questo saggio è un'opera fondamentale per comprendere le origini del pensiero relativista e per sviluppare una prospettiva critica sulla propria cultura e sulla storia. La scrittura elegante e incisiva di Montaigne rende la lettura piacevole e stimolante.
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