Un'analisi approfondita sulla natura del denaro come tecnologia sociale e sulla sua evoluzione storica, che ha influenzato profondamente le società. Esplora le implicazioni politiche delle decisioni monetarie e sfida le convenzioni economiche tradizionali.
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Nel novembre del 2008, nel pieno della crisi finanziaria globale, la regina Elisabetta II durante una visita alla London School of Economics, chiese agli economisti lì riuniti come mai nessuno avesse previsto il disastro imminente. Felix Martin, economista e saggista britannico, offre una risposta illuminante: la radice del problema risiede in un fraintendimento sulla vera essenza del denaro.
Il denaro, una delle più grandi invenzioni umane, non è un semplice oggetto con un valore intrinseco, ma una complessa tecnologia sociale. Questa tecnologia modella la produzione, il consumo e le interazioni sociali. Martin sostiene che filosofi, sovrani, uomini della finanza e politici hanno costantemente frainteso questa natura, con conseguenze significative.
Il libro esplora l'evoluzione del denaro attraverso la storia, analizzando come diverse società e culture hanno interpretato e utilizzato questa invenzione. Martin evidenzia la forte valenza politica del denaro, dimostrando come le decisioni monetarie influenzino la distribuzione della ricchezza e il potere all'interno delle società.
Questo libro offre una prospettiva rivoluzionaria sul denaro, sfidando le convenzioni economiche tradizionali. Martin fornisce una chiave di lettura essenziale per comprendere le dinamiche del capitalismo contemporaneo e le cause delle crisi finanziarie. Se desideri ampliare la tua comprensione del mondo economico e finanziario, questo libro è una lettura imprescindibile.