Questo libro racconta il viaggio introspettivo di Antonella Lumini alla scoperta del silenzio come luogo di pace, di guarigione e di profonda connessione con la propria interiorità. Attraverso le sue meditazioni, l'autrice ci guida in un percorso di scoperta e di crescita che può portare a una nuova consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.
Antonella Lumini, autrice di questo libro, scopre il silenzio nel 1980, all'età di 28 anni, dopo aver attraversato una grave malattia e una successiva guarigione che la portano a mettere in discussione la sua vita. La ricerca del senso della propria esistenza la spinge a percorrere nuove strade, alla ricerca di un equilibrio interiore.
Nel suo viaggio introspettivo, il silenzio irrompe come un alitare misterioso, un'arcana folgore, un'intensa fonte: «una lingua dimenticata, antica, lontana, viva, intensa, quanto travalicante e incomprensibile» (p. 7), vicina. Questa voce, intrisa di amore ardente, trascende ogni cosa creata, avvolge e libera. Dimorare nel silenzio, per Lumini, è incamminarsi nel nucleo primitivo della creazione, negli inopinati squarci di oscurità, nelle più profonde fenditure, nella costante mancanza, nella struggente desuetudine. È assaporare il tempo, riconoscere i limiti, accogliere «la croce che riunisce in unico punto gli opposti» e «consumarla fino al punto della piena unione». La croce, emblema dell'universo creato, è forza irradiante, catarsi. Spezza il confine del nostro egoismo e si attiva come forza creatrice continuamente in atto. «Quando un cuore si apre, il tocco dello Spirito Santo riaccende e fortifica la scintilla e il filo di luce» (p. 94), come fuoco arde in profondità per purificare, rigenerare e fecondare. Accogliere la croce è consegnare sé stessi alla pura Presenza, aderire all'istante profondo che pacifica e dona pienezza in tutte le cose.
Le meditazioni raccolte in questo libro sono scaturite da quel centro, che è vuoto e tuttavia nutre e appaga con pienezza assoluta la sua anima sofferente. Scritte tra il 1986 e il 1987, esse non seguono un vero filo conduttore, ma testimoniano l'imprevedibile affiorare di tracce luminose dentro uno scenario oscuro. Sono bagliori che, risvegliando e purificando lo sguardo, lo rendono capace di accogliere e contemplare.
«Il viaggio nell'interiorità è come lasciarsi portare in mare aperto, nel mare luminoso dello Spirito, specchio rifrangente che fa vedere cosa si nasconde di sotto, nelle acque profonde dell'anima. Si aprono prospettive inedite che mostrano imprevedibili meraviglie, ma anche ombre, anfratti, regioni completamente buie in cui lo sguardo non ha accesso. Non serve nessuna forzatura per entrare dove sembra chiuso, basta lasciare che lentamente i velami cadano, che quello che c'è si riveli, come l'affiorare del giorno dopo la notte. Morte, dolore, appaiono come luoghi di assenza, in cui la luce della verità desidera entrare per sciogliere e rigenerare. Stare nel silenzio fa percepire di abitare l'universo vivo, di appartenergli avendone fiducia, divenendo obbedienti, conformi alla sua misura che è la misura dell'amore. La grazia non chiede sforzi, ma leggerezza. La leggerezza dell'appartenenza» (Antonella Lumini).
Questo libro è un invito a riscoprire il silenzio come un luogo di pace, di guarigione e di profonda connessione con la propria interiorità. Un percorso di scoperta e di crescita che può portare a una nuova consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Antonella Lumini |
Editore | Lindau |
Anno di pubblicazione | 2023 |
Numero di pagine | 160 |
Formato | Brossura |
ISBN | 9788833539614 |