Questo libro offre un'analisi approfondita della Lingua dei Segni Italiana (LIS), esplorandone gli aspetti cognitivi e sociosemiotici. Traccia la storia degli studi sulla LIS, analizzando la sua struttura e il suo ruolo nella comunità sorda. Un'opera di riferimento per linguisti, educatori e interpreti.
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Questo libro, scritto da Virginia Volterra, Maria Roccaforte, Alessio Di Renzo e Sabina Fontana, offre un'analisi approfondita della Lingua dei Segni Italiana (LIS), esplorandone gli aspetti cognitivi e sociosemiotici. Pubblicato nel 2019 da Il Mulino, rappresenta un contributo fondamentale per la comprensione della LIS come lingua a sé stante, ricca di struttura e complessità.
Il volume traccia la storia degli studi sulla LIS, evidenziando il passaggio da una visione della lingua dei segni come mero strumento di comunicazione a una piena consapevolezza della sua natura linguistica. Gli autori analizzano la struttura della LIS, approfondendo aspetti cruciali come la fonologia (componenti manuali e non manuali), la morfologia e la sintassi. Non si tratta solo di movimenti delle mani, ma di un sistema complesso di segni, espressioni facciali e movimenti del corpo che concorrono a creare un significato preciso e articolato.
Un aspetto innovativo del libro è l'esplorazione degli aspetti cognitivi e sociosemiotici della LIS. Vengono analizzate le capacità cognitive coinvolte nell'acquisizione e nell'utilizzo della lingua, nonché il ruolo sociale e culturale della LIS nella comunità sorda. Il libro evidenzia come la LIS non sia solo un mezzo di comunicazione, ma un elemento fondamentale per l'identità e la cultura della comunità sorda italiana.
Questo libro è un'opera di riferimento per linguisti, educatori, interpreti e chiunque sia interessato a conoscere meglio la Lingua dei Segni Italiana e la cultura della comunità sorda.