Questo libro raccoglie i diari di un bambino, Carlo De Benedetti, classe 1934, che ci permettono di rivivere un periodo storico difficile attraverso gli occhi di chi lo ha vissuto in prima persona. Un'esperienza toccante che ci ricorda l'importanza della memoria e della pace.
Questo libro non è semplicemente un frammento di memoria infantile, ma un diario privato conservato gelosamente e tenuto nascosto a lungo, come se lo si dovesse proteggere da nuove forme di pregiudizio.
Il volume restituisce alla memoria collettiva i diari di un bambino, Carlo De Benedetti, classe 1934. Non solo i diari, ma anche quaderni, disegni, lettere personali, scambi di auguri, biglietti del treno o del cinema, comunicazioni al padre Rodolfo e alla mamma Pierina.
Senza alcuna annotazione più recente, senza alcun commento. Vanno letti così: nella loro innocente e ingenua semplicità o nella loro composta normalità. Perché quello era, alla fine, lo stato d'animo di molti dei perseguitati dal regime fascista e nazista. Un senso di incredulità sull'orlo dell'abisso.
Le parole semplici di un bambino ci permettono di rivivere un periodo storico difficile, attraverso gli occhi di chi lo ha vissuto in prima persona. Un'esperienza toccante che ci ricorda l'importanza della memoria e della pace.
Autore | Carlo De Benedetti |
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Titolo | Diario di un ragazzino rifugiato. 1943-1945 |
Genere | Memorie |
Lingua | Italiano |
Editore | Einaudi |
Data di pubblicazione | 2023 |
Numero di pagine | 200 |
Formato | Brossura |
ISBN-13 | 9788812011889 |