Un romanzo storico avvincente ambientato nelle Dolomiti, che intreccia le storie di Barbara, vittima della caccia alle streghe nel Cinquecento, e Arianna, antropologa che cerca la verità nel presente. Un viaggio nel tempo tra mistero, ingiustizia e la forza delle donne.
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Immergiti nelle atmosfere suggestive di "E ti chiameranno strega", un romanzo avvincente di Katia Tenti edito da Neri Pozza. Un intreccio di passato e presente, ambientato tra le maestose Dolomiti, che ti terrà col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Il castello di Fiè, con la sua bellezza eterea, cela un passato oscuro. Tra le sue mura, nel Cinquecento, si consumò un'atroce caccia alle streghe, un processo drammatico che portò alla morte di trenta donne innocenti. Barbara Vellerin, cresciuta a contatto con la natura e dedita alla cura degli altri, si ritrova vittima di un'epoca di sospetti e superstizioni.
Cinquecento anni dopo, Arianna Miele, giovane antropologa, vince un concorso per curare una mostra sulle streghe dello Sciliar. Questa è la sua occasione per affermarsi professionalmente e liberarsi dalle catene familiari. Ma ben presto si renderà conto che dietro quei nomi dimenticati si cela una verità scomoda, un segreto che riguarda l'eroe locale, il capitano del Tirolo Franziskus von Stauber.
Attraverso la storia di Barbara e Arianna, Katia Tenti ci conduce in un viaggio emozionante alla scoperta di un passato dimenticato, un passato fatto di ingiustizie, crudeltà e ipocrisia. Un romanzo che invita alla riflessione, che ci spinge a non dimenticare le vittime della storia e a dare voce a chi non l'ha mai avuta.
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