Eppure non doveva affondare. Quando la scienza ha fatto male i conti

Il libro racconta una serie di errori commessi nella storia della scienza, dall'ingegneria alla medicina, dall'informatica alla fisica e alla matematica, fino alle criticità che emergono dall'Intelligenza Artificiale. L'autore spiega come la scienza si basa sulla condivisione delle idee, il confronto serrato e la verifica incrociata delle osservazioni.

EAN: 9788833942438
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Un viaggio attraverso gli errori della scienza

Aerei all'avanguardia che esplodono in volo perché hanno i finestrini quadrati, sofisticati microchip che non sanno fare le divisioni, navi che si spezzano in due nel porto, farmaci che diventano inefficaci, computer che perdono la cognizione del tempo ed esperimenti costosissimi andati in frantumi per un cavo allentato.

Questi sono solo alcuni degli esempi di errori che Devis Bellucci, fisico e ricercatore presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, racconta nel suo libro "Eppure non doveva affondare: Quando la scienza ha fatto male i conti".

Un'analisi degli errori scientifici

Il libro è un'analisi approfondita degli errori che sono stati commessi nella storia della scienza, dall'ingegneria alla medicina, dall'informatica alla fisica e alla matematica, fino alle criticità che emergono dall'Intelligenza Artificiale.

Bellucci ci guida attraverso una lunga sequela di cantonate imbarazzanti, compiute da persone per altri versi serie e scrupolosissime, tanto da indurre il lettore a chiedersi: «Ma non potevano accorgersene prima?».

Il fatto è che spesso questo "prima" non esisteva, perché i responsabili dell'errore si stavano confrontando con l'insorgere di un problema del tutto nuovo ed erano privi di termini di paragone.

La scienza come un'impresa corale

L'autore mostra così quali strategie vengono messe in campo per evitare che la scienza inciampi nei lacci delle scarpe: si chiamano peer-review nella ricerca accademica, debugging nel mondo dei software, Trial Controllato Randomizzato in medicina e ridondanza strutturale in ingegneria, uno strumento fondamentale per progettare edifici più sicuri.

Bellucci spiega soprattutto il vero punto di forza della scienza: non il metodo sperimentale, che di per sé non basta, bensì la natura corale dell'impresa scientifica, dove il sapere si costruisce attraverso la condivisione delle idee, il confronto serrato, la verifica incrociata delle osservazioni prima di elevarle al rango di scoperta. Perché nessuno fa scienza da solo.

"Eppure non doveva affondare" è un libro che ci invita a riflettere sul processo scientifico, sui suoi limiti e sulle sue potenzialità. Un libro che ci insegna che anche gli errori possono essere un'occasione di apprendimento e di crescita.