Un'analisi filosofica del racconto biblico dell'Esodo come metafora dei processi di liberazione e rivoluzione, esplorando temi come l'oppressione, l'affrancamento, il contratto sociale e la natura della terra promessa.
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Il libro "Esodo e rivoluzione" di Michael Walzer offre un'interpretazione affascinante e innovativa della narrazione biblica dell'Esodo, considerandola una potente metafora dei processi di liberazione e rivoluzione. Walzer, uno dei maggiori filosofi politici americani, analizza il testo biblico per decifrarne i significati profondi e proiettare una luce nuova sulla tradizione del radicalismo politico.
L'Esodo, nella lettura di Walzer, non è solo un evento storico, ma una "storia" paradigmatica che ha ispirato innumerevoli movimenti politici e sociali nel corso dei secoli. Da Savonarola a Calvino, da Cromwell e i puritani alla Teologia della liberazione, l'eco dell'Esodo ha risuonato in diverse "storie politiche", offrendo un modello di liberazione dall'oppressione e di costruzione di una società più giusta.
Walzer esplora i temi chiave dell'Esodo, come la natura dell'oppressione (l'Egitto), i dilemmi dell'affrancamento e dell'apprendimento della libertà (le mormorazioni nel deserto), il ruolo delle scelte individuali nel contratto sociale (l'alleanza) e la natura della terra promessa.
Contrariamente all'immagine idealizzata del messianismo politico, che vede la terra promessa come il paradiso della società perfetta, Walzer propone una visione più sobria. La terra promessa è semplicemente un luogo migliore dell'Egitto, un obiettivo raggiungibile attraverso un percorso di impegno collettivo e di responsabilizzazione individuale.
Parole chiave: Esodo, rivoluzione, Michael Walzer, filosofia politica, liberazione, oppressione, giustizia sociale, Bibbia, radicalismo politico, terra promessa.