Una raccolta di racconti di Curzio Malaparte dedicati al suo cane Febo, esplorando il profondo legame tra l'autore e il suo fedele amico durante il periodo dell'esilio. Il volume è completato da un articolo sui cani di Maremma.
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"L'incontro fra un uomo e un cane è sempre l'incontro fra due spiriti liberi, fra due forme di dignità, fra due morali disinteressate". Con queste parole, Curzio Malaparte descriveva il suo legame speciale con Febo, il cane levriero incontrato durante l'esilio a Lipari e divenuto suo inseparabile compagno. Questo libro raccoglie i racconti dedicati a Febo, offrendo uno sguardo intimo e profondo sul rapporto tra l'autore e il suo fedele amico.
Febo non è solo un cane per Malaparte, ma una proiezione di sé stesso, un alter ego con cui condividere gioie e dolori. Lo scrittore vedeva in Febo una nobiltà d'animo e una purezza che spesso mancavano negli esseri umani. Questo legame unico è esplorato attraverso tre racconti toccanti: "Febo cane metafisico", "Cane come me" e "Caneluna".
La storia di Febo si intreccia con l'esilio di Malaparte, un periodo difficile in cui il cane rappresenta un punto di riferimento e un conforto. Attraverso le pagine di questo libro, il lettore ha l'opportunità di conoscere un lato inedito dello scrittore, un uomo capace di un amore profondo e sincero verso un animale.
Completa il volume un raro articolo di Malaparte dedicato ai cani di Maremma, una razza fiera e indipendente che incarna lo spirito libero e selvaggio della regione. Un ulteriore tassello per comprendere l'amore dello scrittore verso il mondo animale e la sua capacità di cogliere la bellezza e la dignità in ogni creatura.