Un'analisi critica e dettagliata delle opere letterarie italiane che esplorano il tema dello spaesamento nel periodo cruciale tra il 1965 e il 1978. Il saggio identifica e interpreta le diverse manifestazioni dello spaesamento esistenziale, sociale e politico che caratterizzano la produzione letteraria di quegli anni, segnati da trasformazioni e incertezze.
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"Forme dello spaesamento nella letteratura italiana del secondo Novecento (1965-1978)" offre un'analisi critica e dettagliata delle opere letterarie italiane che esplorano il tema dello spaesamento nel periodo cruciale tra il 1965 e il 1978. Questo saggio si propone di identificare e interpretare le diverse manifestazioni dello spaesamento esistenziale, sociale e politico che caratterizzano la produzione letteraria di quegli anni.
Il periodo storico analizzato è segnato da profonde trasformazioni sociali, politiche e culturali. L'Italia è attraversata da movimenti studenteschi, contestazioni operaie, tensioni politiche e cambiamenti radicali nei valori e nei modelli di riferimento. In questo contesto di incertezza e smarrimento, la letteratura diventa uno strumento privilegiato per esprimere il disagio e la crisi d'identità che investono l'individuo e la società.
Il volume esplora le opere di autori significativi del periodo, analizzando come essi affrontano il tema dello spaesamento attraverso diverse forme narrative e stilistiche. Tra gli autori presi in esame, potrebbero figurare nomi come Italo Calvino, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e molti altri, le cui opere offrono una testimonianza lucida e appassionata delle inquietudini e delle contraddizioni del loro tempo.
"Forme dello spaesamento nella letteratura italiana del secondo Novecento (1965-1978)" rappresenta un contributo essenziale per la comprensione della letteratura italiana del periodo, offrendo nuove prospettive interpretative e stimolando una riflessione critica sul rapporto tra letteratura, società e storia.