Un'analisi approfondita dell'opera di Francesco Cherubini, linguista e dialettologo del XIX secolo, con un focus sul suo "Vocabolario milanese-italiano" e sulla "Collezione delle migliori opere scritte in dialetto milanese". Il volume esplora il mondo e la cultura della Milano ottocentesca, nonché il ruolo dei dialetti come lingue di poesia.
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Questo volume celebra il doppio bicentenario dedicato a Francesco Cherubini, figura chiave nella storia della linguistica italiana. Il libro ripercorre i duecento anni dalla pubblicazione del suo primo "Vocabolario milanese-italiano" (1814) e della "Collezione delle migliori opere scritte in dialetto milanese" (1816), offrendo una nuova prospettiva sull'opera e l'importanza di questo studioso.
Attraverso una raccolta di saggi e studi, il volume ridefinisce il profilo di Cherubini, superando la tradizionale immagine di semplice autore di un vocabolario. Emerge la figura di un linguista acuto e versatile, interessato a tutti gli aspetti degli studi linguistici. La sua opera non si limita alla lessicografia, ma spazia dalla dialettologia alla letteratura dialettale.
I vocabolari di Cherubini offrono uno spaccato vivido del mondo e della cultura della Milano della prima metà dell'Ottocento. Le sue pagine riflettono la società, i costumi e le tradizioni di un'epoca in trasformazione. La sua opera è una fonte preziosa per comprendere la storia e l'evoluzione del dialetto milanese.
Una parte significativa del volume è dedicata alla riflessione sulla letteratura dialettale italiana. A partire dalla "Collezione" di Cherubini, si esplora il ruolo dei dialetti come lingue di poesia, capaci di esprimere una ricchezza di sentimenti ed emozioni. Il libro offre un'analisi approfondita delle diverse forme di espressione letteraria dialettale presenti in Italia.
Un'opera imperdibile per gli studiosi di linguistica, letteratura e storia locale, ma anche per tutti coloro che desiderano conoscere meglio il patrimonio culturale italiano.