Un'analisi approfondita del concetto di Genius Loci e della sua influenza sull'identità culturale e politica italiana nel corso del Novecento, attraverso un'attenta ricostruzione storica e una rilettura critica del suo significato.
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Nel corso del Novecento, l'Italia ha intrapreso una complessa ricerca di un centro di gravità identitario, un fulcro capace di superare le difficoltà che la sua cultura ha incontrato di fronte a una modernità percepita in modo ambivalente: sia come forza disgregatrice, sia come componente essenziale per la propria autodefinizione.
Il richiamo a un'eredità unica, ma al contempo fragile e contraddittoria, ha trovato un punto di convergenza nella nozione di "genius loci", che si è trasformata in una sorta di soluzione immaginaria alla questione dell'identità dell'arte prodotta in Italia.
Questo libro offre una ricostruzione della genealogia del genius loci attraverso momenti cruciali della storia italiana:
L'obiettivo è fornire una rilettura critica e una ricostruzione della fortuna di questo concetto, tracciando una genealogia non lineare di discorsi, memorie e immaginazioni che hanno avuto e continuano ad avere come fine ultimo l'autoriconoscimento culturale e politico dell'Italia contemporanea.
Parole chiave: Genius Loci, identità italiana, storia dell'arte, cultura italiana, Novecento, fascismo, autoriconoscimento, politica culturale.