Giù la piazza non c'è nessuno. Ediz. ampliata

Un'infanzia ai margini d'Italia

"Giù la piazza non c'è nessuno" è un'opera autobiografica di Dolores Prato che racconta la sua infanzia trascorsa a Treia, un piccolo borgo dell'entroterra marchigiano, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La scrittrice, figlia di padre ignoto e di una madre che la affida a due vecchi zii all'età di tre anni, ci conduce in un mondo di ricordi e sensazioni, di personaggi bizzarri e di un'atmosfera sospesa tra il reale e il fantastico.

Un'infanzia segnata dall'abbandono

La bambina, cresciuta in un ambiente povero e spesso trascurata, si ritrova a vivere in un mondo di solitudine e di silenzi, dove le parole e i gesti hanno un significato profondo e misterioso. La sua infanzia è segnata dall'abbandono, dalla mancanza di una figura materna stabile e dalla difficoltà di inserirsi in un contesto sociale che la considera diversa.

Un mondo di personaggi bizzarri

Tra i personaggi che popolano il suo mondo, spiccano lo zio prete, mezzo pittore, mezzo alchimista, e la zia nubile dalle strane acconciature, sorpresa a leggere e rileggere Madame Bovary. Sono figure enigmatiche e affascinanti, che contribuiscono a creare un'atmosfera surreale e ricca di suggestioni.

Un'opera ricca di immagini e di emozioni

"Giù la piazza non c'è nessuno" è un'opera ricca di immagini e di emozioni, che ci trasporta in un mondo perduto, fatto di odori, di sapori, di suoni e di colori. La scrittura di Dolores Prato è immediata e coinvolgente, capace di catturare il lettore e di trasmettergli la sua profonda sensibilità.

Un'opera che ci invita a riflettere

Attraverso la sua storia, Dolores Prato ci invita a riflettere sull'importanza dell'infanzia, sul ruolo della famiglia e sulla ricerca della propria identità. Un'opera che ci insegna a guardare al passato con occhi nuovi, a riscoprire la bellezza delle piccole cose e a non perdere mai la speranza.