Un'indagine sulle origini delle disuguaglianze di genere nella Grecia antica, ripercorrendo miti, teorie filosofiche e pratiche giuridiche che hanno plasmato una visione del femminile come inferiore al maschile.
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"Gli inganni di Pandora. L'origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica" di Eva Cantarella, edito da Feltrinelli, è un'indagine penetrante sulle origini delle disuguaglianze di genere nella civiltà greca antica. L'autrice ripercorre i miti, le teorie filosofiche e le pratiche giuridiche che hanno plasmato una visione del femminile come inferiore al maschile, con ripercussioni che si estendono fino ai giorni nostri.
Il libro inizia con il mito di Pandora, la prima donna creata da Zeus come punizione per gli uomini. Cantarella analizza come questo mito abbia contribuito a costruire un'immagine negativa del femminile, associata all'inganno, alla seduzione e alla pericolosità.
L'autrice esplora le teorie di filosofi come Parmenide, Ippocrate, Platone e Aristotele, che hanno contribuito a codificare la differenza di genere come una gerarchia naturale. Attraverso le loro parole, si svela come la cultura greca abbia costruito un sistema di pensiero che giustificava la sottomissione delle donne.
Eva Cantarella mette in luce come le idee sulla differenza di genere sviluppate nell'antica Grecia abbiano influenzato la cultura occidentale per secoli, perpetuando stereotipi e discriminazioni. Il libro invita a riflettere su questa eredità per poterla superare e costruire un futuro più equo.
"Gli inganni di Pandora" è un libro illuminante e stimolante, che offre una nuova prospettiva sulla storia della cultura occidentale e invita a un cambiamento di mentalità.