Un'analisi approfondita del pensiero di Hans Blumenberg e della sua relazione con la storia del cristianesimo, esplorando temi come la metafora, il mito e la modernità. Il libro offre una nuova prospettiva sulla filosofia di Blumenberg, evidenziando il suo debito critico verso la memoria cristiana reinterpretata in chiave nietzschiana.
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Questo volume edito da Viella esplora in profondità il pensiero di Hans Blumenberg (1920-1996), una delle figure più importanti e complesse del panorama filosofico del secondo Novecento. L'autore, Ludovico Battista, offre una ricostruzione evolutiva serrata del suo pensiero, analizzando la fase iniziale e inedita e descrivendone la trasformazione nel corso del ventennio 1946-1966.
L'indagine di Blumenberg si nutre di un confronto diretto con la storia del pensiero cristiano, in particolare con figure come Agostino, Pascal e Kierkegaard. Questo confronto permette di esplorare le radici teoriche della tesi della legittimità dell'età moderna, vista come una conseguenza della crisi dell'assolutismo teologico di matrice agostiniana.
Il libro offre un'immagine rinnovata della proposta filosofica e antropologica di Blumenberg, evidenziando il suo costante debito critico nei confronti della memoria cristiana della cultura occidentale, reinterpretata in chiave nietzschiana.
Questo libro è ideale per:
Parole chiave: Hans Blumenberg, filosofia, cristianesimo, Agostino, Nietzsche, modernità, metafora, mito, Viella, Ludovico Battista.