Un'analisi incisiva del ruolo della forza nella storia contemporanea, con un focus sui protagonisti del potere globale come Putin e Xi Jinping. Il libro critica la politica occidentale e invita a riflettere sul ruolo della guerra e della deterrenza nel mondo attuale.
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In un'epoca in cui la diplomazia e la politica sono spesso considerate sufficienti per risolvere le crisi internazionali, Roberto Arditti ci ricorda in "Hard power. Perché la guerra cambia la storia" che la forza rimane un elemento cruciale nelle dinamiche globali. Questo libro offre una disamina lucida e senza compromessi di eventi storici recenti e contemporanei, dimostrando come la capacità di esercitare il potere militare continui a plasmare il mondo in cui viviamo.
Arditti ripercorre momenti chiave come lo sbarco in Normandia e l'utilizzo delle bombe atomiche, evidenziando come queste dimostrazioni di forza abbiano avuto un impatto decisivo sul corso della storia. L'analisi si estende poi ai protagonisti del nostro tempo, Vladimir Putin e Xi Jinping, esaminando le loro strategie e ambizioni nel contesto geopolitico attuale.
Il libro affronta anche le sfide del Medio Oriente e la controversa ritirata americana dall'Afghanistan, considerata un duro colpo alla credibilità dell'Occidente nel XXI secolo. Arditti non esita a criticare le debolezze e gli errori delle politiche internazionali, offrendo una prospettiva schietta e provocatoria.
"Hard power. Perché la guerra cambia la storia" è un'opera essenziale per chiunque voglia comprendere le dinamiche del potere nel mondo contemporaneo. Attraverso un'analisi rigorosa e una narrazione coinvolgente, Roberto Arditti ci invita a riflettere sul ruolo della forza e sulle sue implicazioni per il futuro dell'umanità.