Questo libro analizza l'hyperpop, un genere musicale nato all'inizio degli anni Duemiladieci, che si caratterizza per la sua estetica eccessiva e la sua critica al capitalismo digitale. L'autrice, Julie Ackermann, esplora le origini, l'evoluzione e le implicazioni culturali dell'hyperpop, analizzando il suo rapporto con la cultura queer e l'accelerazionismo.
Estatico, sperimentale, zuccherino. Nato all'inizio degli anni Duemiladieci dalle manipolazioni sonore di SOPHIE e A.G. Cook, l'hyperpop irrompe nel mainstream con la brat summer di Charli XCX. Flirtando apertamente con la cultura consumistica, la mercificazione sfrenata e la messa in scena del sé, la musica hyperpop esaspera le caratteristiche del pop per portarle all'estremo, in uno slancio al contempo critico e godereccio.
Tra colori sgargianti e voci angeliche, velocità vertiginose e artificialità spinta, Julie Ackermann si addentra nella colonna sonora di un capitalismo impazzito, più intenso e violento che mai. Rifacendosi agli strumenti dell'accelerazionismo e profilando l'orizzonte di un'utopia queer nel futuro, Ackermann si interroga sull'ambiguità e sul complesso rapporto che questa estetica intrattiene con il reale.
Oltre la satira, oltre la facciata sintetica, l'hyperpop sfugge al cinismo e approda a una nuova forma di sincerità: una post-ironia capace di opporsi al catastrofismo imperante e far implodere la cultura capitalista dall'interno.
In questo libro, Julie Ackermann esplora le origini, l'evoluzione e le implicazioni culturali dell'hyperpop, analizzando il suo rapporto con il capitalismo digitale, la cultura queer e l'accelerazionismo. Un'analisi profonda e stimolante di un genere musicale che sta ridefinendo il pop contemporaneo.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Julie Ackermann |
Editore | Produzioni Nero |
Anno di pubblicazione | 2021 |
Lingua | Italiano |
Formato | Copertina flessibile |
Pagine | 160 |
ISBN-13 | 9788880562856 |
ISBN-10 | 8880562851 |