"I canti del Littorio" esplora l'espressione musicale del Fascismo, analizzando come i canti abbiano diffuso ideologie, celebrato eventi e mobilitato le masse durante il Ventennio. Il libro svela le sfumature ideologiche e propagandistiche celate dietro le melodie e i testi, offrendo un contributo fondamentale alla comprensione della storia italiana del XX secolo.
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"I canti del Littorio" è un'opera che esplora un aspetto spesso trascurato ma profondamente significativo del Fascismo italiano: la sua espressione attraverso la musica. Il libro analizza come il canto sia stato un veicolo potente per diffondere ideologie, celebrare eventi e mobilitare le masse durante il Ventennio.
Dalle trincee della Grande Guerra alle adunate oceaniche, passando per le violente "spedizioni punitive" e l'esaltazione dell'impresa africana, il Fascismo ha intonato un'ampia varietà di canti. Il volume esamina come queste canzoni riflettessero la mentalità, le idee e l'atteggiamento del popolo italiano e delle élite durante il regime.
Attraverso lo studio dei canzonieri dell'epoca, il libro cerca di comprendere il mondo valoriale del Fascismo, analizzando sia le composizioni di "improvvisati poeti" che le creazioni di professionisti dell'inno e della canzone. Un'indagine accurata che svela le sfumature ideologiche e propagandistiche celate dietro le melodie e i testi.
"I canti del Littorio" offre un contributo fondamentale alla comprensione del Fascismo, svelando come la musica sia stata utilizzata come strumento di propaganda, di mobilitazione e di creazione di un'identità collettiva. Un libro imperdibile per chiunque voglia approfondire la storia italiana del XX secolo e il ruolo della cultura nella costruzione del consenso politico.