Una raccolta degli scritti più importanti di Gian Piero Motti, alpinista che ha saputo interrogarsi sul senso della montagna e della vita, superando i confini dell'alpinismo tradizionale e aprendosi a nuove prospettive. Un'esplorazione profonda del rapporto tra uomo e montagna, e una riflessione sull'etica dell'arrampicata e la ricerca di un'avventura più umana.
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Nel 1972, Gian Piero Motti, alpinista affermato, si trova a un punto di svolta. Dopo numerose scalate, realizza che l'arrampicata può trasformarsi in una vera e propria ossessione. Da questa consapevolezza nasce il suo celebre articolo "I falliti", un'analisi dedicata a coloro che non riescono più a vivere senza la montagna. Questo scritto segna un momento cruciale nella sua evoluzione, spingendolo a superare i confini dell'alpinismo piemontese e i dogmi della tradizione eroica.
Motti intraprende un percorso di ricerca per dare vita a un'avventura più umana. Esplora le pareti calcaree delle Prealpi francesi, assimila l'etica dell'arrampicata californiana e si avvicina alle tecniche orientali di meditazione. Diventa un punto di riferimento per una generazione di alpinisti in cerca di nuove prospettive.
"I falliti e altri scritti" è una raccolta completa dei suoi scritti più significativi, un'occasione unica per immergersi nel pensiero di un alpinista che ha saputo interrogarsi sul senso della montagna e della vita.
Parole chiave: Gian Piero Motti, alpinismo, arrampicata, montagna, etica, avventura, Prealpi francesi, meditazione, I falliti.