Esplora la deportazione e la prigionia dei soldati italiani nei lager nazisti dopo l'8 settembre 1943. Un'analisi approfondita della loro resistenza passiva, le motivazioni, le strategie di sopravvivenza e l'impatto sulla memoria collettiva italiana. Un omaggio al coraggio e alla resilienza di chi non perse mai la speranza.
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Il libro "I militari italiani nei lager nazisti: Una resistenza senz'armi (1943-1945)" esplora un periodo buio e spesso trascurato della storia italiana: la deportazione e la prigionia di centinaia di migliaia di soldati italiani nei campi di concentramento nazisti dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.
Di fronte alla scelta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana (RSI) o affrontare la deportazione, molti militari italiani scelsero la via della resistenza passiva, rifiutando di collaborare con il nemico. Questa decisione coraggiosa li portò a subire indicibili sofferenze nei lager nazisti, dove furono sottoposti a condizioni di vita disumane, lavori forzati, fame e violenze.
Attraverso una rigorosa ricerca storica e la raccolta di testimonianze dirette, il libro ricostruisce le vicende di questi uomini, offrendo un'analisi approfondita delle motivazioni che li spinsero a resistere, delle loro strategie di sopravvivenza e del loro impatto sulla memoria collettiva italiana. Il libro non si limita a narrare gli eventi, ma cerca di comprendere le ragioni di una scelta che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese.
"I militari italiani nei lager nazisti: Una resistenza senz'armi (1943-1945)" è un libro toccante e necessario, che rende omaggio al coraggio e alla resilienza di migliaia di soldati italiani che, pur privati della loro libertà e dignità, non persero mai la speranza e la fede nei valori di umanità e giustizia.