Un'analisi approfondita dell'ossessione del regime nazista per l'occulto e le pseudoscienze, rivelando come Hitler e i suoi gerarchi abbiano utilizzato queste credenze per manipolare le masse e consolidare il potere.
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"I mostri di Hitler. La storia soprannaturale del Terzo Reich" di Eric Kurlander, pubblicato da Mondadori, esplora un lato oscuro e spesso trascurato del regime nazista: la sua ossessione per l'occulto, il soprannaturale e le pseudoscienze. Un'indagine approfondita che rivela come Hitler e i suoi gerarchi abbiano utilizzato queste credenze per manipolare le masse, consolidare il potere e giustificare le loro azioni.
Kurlander svela come il nazismo, apparentemente votato alla razionalità e al progresso scientifico, fosse in realtà profondamente radicato in un pensiero magico e irrazionale. Hitler, Himmler e altri leader nazisti credevano fermamente in profezie, miti antichi e poteri occulti, che utilizzavano per alimentare la loro ideologia di superiorità razziale e dominio mondiale.
Convinto di essere un messia predestinato a salvare la Germania, Hitler si circondò di astrologi, chiaroveggenti e occultisti che influenzarono le sue decisioni e alimentarono il suo delirio di onnipotenza.
Il capo delle SS era ossessionato dall'idea di recuperare reliquie sacre come l'Arca dell'Alleanza e il Santo Graal, credendo che conferissero un potere immenso. Organizzò spedizioni in tutto il mondo alla ricerca di questi oggetti mitici.
Kurlander analizza il ruolo della Società Thule, un'organizzazione esoterica che contribuì a plasmare l'ideologia nazista, diffondendo teorie complottiste, razziste e antisemite.
"I mostri di Hitler" è un libro illuminante e inquietante che ci invita a riflettere sui pericoli dell'irrazionalità, del fanatismo e della manipolazione. Un monito a non dimenticare le atrocità del passato e a vigilare affinché simili orrori non si ripetano mai più.