I navigatori dell'infinito-Gli astronauti

Un viaggio interplanetario e interiore

Il romanzo I navigatori dell'infinito, scritto da Joseph-Henry Rosny aîné nel 1925, è considerato un capolavoro della fantascienza. In questo libro, l'autore conia il termine "astronauta" e ci accompagna in un viaggio immaginario sulla superficie di Marte.

La storia racconta la prima spedizione umana sul pianeta rosso, con un gruppo di scienziati che si confrontano con un ambiente ostile e incontrano una civiltà aliena in difficoltà. Dopo un iniziale periodo di diffidenza, i protagonisti scoprono e apprezzano la cultura extraterrestre, instaurando un rapporto di collaborazione e rispetto reciproco.

Insieme, dovranno affrontare una minaccia che rischia di spazzare via l'antico popolo marziano. Gli astronauti, pubblicato postumo in Francia nel 1960, è il seguito del primo romanzo e ne riprende le tematiche, approfondendone gli aspetti emozionali e ponendo al lettore alcune domande quanto mai attuali: è possibile che tra individui di etnie diverse, l'una per l'altra "aliene", sbocci un amore totale e incondizionato? È ipotizzabile la costituzione di una società interplanetaria pacifica e multirazziale?

Un'opera di grande attualità

L'opera di Rosny aîné è incredibilmente attuale, in quanto il sentimento che pervade i protagonisti che si trovano dinanzi all'altro è una curiosità permeata di rispetto per ciò che è diverso da sé. Un'interpretazione che avvicina lo scrittore francofono a teorie progressiste e lo rende di questi tempi "politicamente corretto".

Un'edizione completa

Questa edizione del Palindromo, nella collana "I tre sedili deserti", include entrambi i romanzi, con un'introduzione di Sandro Pergameno e saggi di Massimo Del Pizzo e Jacques Bergier.

Scopri il ciclo marziano di Joseph-Henry Rosny aîné

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