Un'opera di Charles Baudelaire che esplora il mondo delle droghe e i loro effetti sull'anima umana. Il poeta francese descrive le sue esperienze personali con l'oppio e l'hashish, analizzando le loro proprietà e i loro effetti sulla percezione, la creatività e la psiche.
"I Paradisi Artificiali" è un'opera di Charles Baudelaire, pubblicata nel 1860, che esplora il mondo delle droghe e i loro effetti sull'anima umana. Il poeta francese, noto per la sua opera "I Fiori del Male", si addentra in un'analisi profonda e introspettiva dell'oppio e dell'hashish, descrivendo le loro proprietà e i loro effetti sulla percezione, la creatività e la psiche.
Baudelaire, attraverso un linguaggio ricco e suggestivo, ci guida in un viaggio allucinatorio, svelando i segreti dei paradisi artificiali. L'opera è divisa in due parti: nella prima, l'autore descrive le sue esperienze personali con le droghe, mentre nella seconda, si concentra sull'analisi delle opere di Thomas De Quincey, "Confessioni di un mangiatore di oppio inglese" e "Suspiria de Profundis", che trattano lo stesso tema.
"I Paradisi Artificiali" è un'opera di grande attualità, che affronta temi come la dipendenza, l'immaginazione, l'inconscio e il rapporto tra vita reale e creazione artistica. Baudelaire, con la sua scrittura visionaria e introspettiva, ci invita a riflettere sulla natura della realtà e sui limiti della percezione umana.
"I Paradisi Artificiali" è un'opera che merita di essere letta e riletta, un viaggio affascinante e inquietante nel cuore dell'anima umana. Un'opera che ci invita a riflettere sulla nostra relazione con il mondo e con noi stessi.
Caratteristiche | Valore |
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Titolo | I Paradisi Artificiali |
Autore | Charles Baudelaire |
Editore | BUR |
Lingua | Italiano |
Data di Pubblicazione | 2011 |
Numero di Pagine | 209 |
Formato | Paperback |
ISBN-13 | 9788817029056 |
ISBN-10 | 881702905X |