Un viaggio divertente e coinvolgente attraverso la letteratura russa, dal 1820 al 1991, con aneddoti curiosi e dettagli inediti sulla vita e le opere degli autori. Un libro ricco di spunti di riflessione e di curiosità, che ci permette di approfondire la nostra conoscenza della letteratura russa e di apprezzarne la ricchezza e la complessità.
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Paolo Nori, scrittore e traduttore italiano, ci accompagna in un viaggio divertente e coinvolgente attraverso la letteratura russa, dal 1820 al 1991. Con il suo stile ironico e diretto, Nori ci svela le idiosincrasie e il genio dei grandi autori russi, da Puskin a Dostoevskij, da Tolstoj a Brodskij.
Nori non si limita a presentare i classici della letteratura russa, ma ci offre una prospettiva originale e personale, svelandoci aneddoti curiosi e dettagli inediti sulla vita e le opere degli autori. Scopriremo, ad esempio, che Tolstoj si stancò di scrivere "Anna Karenina", definendola "noiosa e triviale", e che Dostoevskij si considerava "un uomo felice che non ha l'aria contenta".
Il libro è ricco di spunti di riflessione e di curiosità, che ci permettono di approfondire la nostra conoscenza della letteratura russa e di apprezzarne la ricchezza e la complessità. Nori ci guida attraverso un percorso che va dalla nascita del romanzo russo con Puskin, fino alla dissoluzione dell'Urss con Erofeev, passando per i grandi maestri del XIX secolo come Gogol, Dostoevskij e Tolstoj.
Che tu sia un appassionato di letteratura russa o un semplice curioso, "I russi sono matti" è un libro che ti conquisterà con la sua leggerezza e la sua intelligenza. Un'occasione unica per scoprire o riscoprire la grandezza della letteratura russa, attraverso gli occhi di un maestro della parola come Paolo Nori.