I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo

Un'opera profetica e inquietante

"I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" è l'opera ultima di Vladimir Solov'ëv, scritta poco prima della sua morte. In queste pagine, la fiducia nella storia viene sostituita da una più drammatica interpretazione del divenire terreno. Solov'ëv, attraverso un dialogo polemico e ironico, profetizza l'epilogo del nostro processo storico attraverso la parabola dell'Anticristo.

L'Anticristo di Solov'ëv

L'Anticristo di Solov'ëv è un uomo di genio, convinto spiritualista, pacifista, ecologista, filantropo e animalista, dal linguaggio inclusivo, antropocentrico e libertario. Il suo avvento nel mondo ammalia religiosi, intellettuali e governanti, e irrompe in una storia umana desacralizzata e priva di trascendenza. Il suo Anticristo è un uomo che agisce nel vuoto, in una frammentazione orizzontale di religioni, culture e popoli, accogliendo ogni aspetto del reale ma spogliandolo al tempo stesso del suo significato essenziale.

Un'opera attuale e minacciosa

L'Anticristo di Solov'ëv, portatore di un'ideologia conciliatrice e inclusiva, capace di una quasi infinita capacità di allontanamento dalla Verità, appare particolarmente attuale e minaccioso oggi, nell'odierno deserto del senso e dei valori. Il suo progetto ecumenico, tanto fiacco quanto audace, svela che "in sostanza" non è buono. L'Anticristo verrà infatti sconfitto da un romano che parla nel nome della Verità.

Un'opera da leggere

"I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo" è un testo che continua a inquietare per la chiaroveggenza con cui ci rivela il volto - o, meglio, uno dei volti - dell'Anticristo nell'epoca moderna. Un'opera da leggere per comprendere il nostro presente e il nostro futuro.