Questo libro esplora l'influenza della poesia trobadorica sull'opera di Dante, presentando un'antologia di componimenti in lingua d'oc con traduzioni italiane. Analizza il contesto storico e la presenza dei trovatori nella Divina Commedia, offrendo una prospettiva completa sul rapporto tra Dante e la letteratura provenzale.
Questo volume, curato da Francesco Zambon con un saggio introduttivo di Claudia Di Fonzo, rappresenta un'opera fondamentale per comprendere l'influenza della poesia trobadorica sull'opera di Dante Alighieri. Esplora il profondo legame tra la letteratura provenzale e la produzione poetica del Sommo Poeta, un legame spesso sottovalutato ma di cruciale importanza per la comprensione della sua formazione letteraria e del suo stile unico.
Dante, infatti, padroneggiava la lingua d'oc, una delle tre lingue (insieme al francese e all'italiano) che costituivano l'ydioma tripharium, la “lingua triplice” da lui stesso definita. La poesia trobadorica, con i suoi temi d'amore, di guerra e di fede, ha profondamente influenzato la sua scrittura, dalla Vita Nuova fino alla Commedia.
Il libro raccoglie un'antologia di componimenti trobadorici citati da Dante nel De vulgari eloquentia, tra cui spiccano le opere di Arnaut Daniel, Bertran de Born e Folquet de Marselha. Questi testi, presentati nella loro versione originale in lingua d'oc e accompagnati da accurate traduzioni italiane che rispettano le misure metriche originali, offrono al lettore un'esperienza completa e coinvolgente.
Oltre alla semplice traduzione, il volume approfondisce il contesto storico e culturale in cui questi componimenti sono nati, analizzando le vidas (biografie) e le razos (spiegazioni) che spesso accompagnavano le liriche nei manoscritti dell'epoca. Questo permette di comprendere appieno il significato e l'importanza di queste opere all'interno del panorama letterario medievale.
Il libro analizza anche la presenza dei trovatori nella Divina Commedia. Dante colloca alcuni di questi poeti nelle diverse cantiche, riflettendo la loro poetica e il loro ruolo nella società medievale. L'esempio più significativo è quello di Arnaut Daniel nel Purgatorio, le cui parole sono pronunciate in lingua occitana, un evento unico nel poema.
I Trovatori di Dante è un'opera indispensabile per chiunque desideri approfondire la conoscenza dell'opera dantesca e del suo rapporto con la letteratura provenzale. Un'occasione unica per scoprire la ricchezza e la complessità della poesia trobadorica e la sua influenza duratura sulla letteratura europea.
Autore | Francesco Zambon (traduzioni), Claudia Di Fonzo (saggio introduttivo) |
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Editore | Molesini Editore |
Lingua | Italiano, Occitano |
Anno di pubblicazione | 2024 |
ISBN | 9791281270145 |
Genere | Letteratura medievale, Studi danteschi |
Formato | Libro |