"I turchi alle porte" analizza la percezione del pericolo turco nell'Italia del Cinquecento, esplorando come la minaccia ottomana abbia plasmato l'immaginario collettivo, influenzando politica, cultura e società dell'epoca.
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"I turchi alle porte" di Giovanni Ricci, edito da Il Mulino, offre un'analisi approfondita della percezione del pericolo turco nell'Italia del Cinquecento. Il libro esplora come la minaccia ottomana abbia plasmato l'immaginario collettivo, influenzando la politica, la cultura e la società dell'epoca.
Il XVI secolo fu un periodo di grande tensione tra l'Europa cristiana e l'Impero Ottomano. L'avanzata turca nel Mediterraneo, le incursioni sulle coste italiane e la caduta di importanti roccaforti cristiane alimentarono un clima di paura e incertezza.
Ricci analizza come la figura del turco venne costruita attraverso la propaganda, le cronache, le opere letterarie e artistiche. Il turco era spesso rappresentato come un barbaro sanguinario, una minaccia per la fede cristiana e la civiltà europea.
Il libro esamina le diverse reazioni degli italiani di fronte al pericolo turco. Si va dalla paura e dalla rassegnazione alla mobilitazione militare e alla propaganda religiosa. Ricci mette in luce come la minaccia ottomana abbia contribuito a rafforzare l'identità nazionale e a promuovere la solidarietà tra gli stati italiani.
"I turchi alle porte" è un'opera fondamentale per comprendere un capitolo cruciale della storia italiana ed europea. Grazie a una rigorosa ricerca storica e a una scrittura chiara e accessibile, il libro offre una nuova prospettiva sulla percezione del nemico e sulle dinamiche del conflitto tra culture diverse.