Un'analisi approfondita del dibattito sull'Italia nel periodo risorgimentale, attraverso le voci di intellettuali italiani e stranieri. Un'esplorazione delle diverse concezioni di identità nazionale e delle radici culturali del Risorgimento.
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"Idee d'Italia da Napoleone al Quarantotto" di Francesco Bruni, edito da Società editrice il Mulino, offre un'analisi approfondita del fervente dibattito sull'Italia che animò il mezzo secolo compreso tra le guerre napoleoniche e il Quarantotto. In questo periodo cruciale, il sogno dell'unificazione del paese iniziò a concretizzarsi, alimentando un intenso confronto intellettuale.
Bruni conduce un'indagine ricca e articolata che esplora la politica, la letteratura e la lingua dell'epoca, passando in rassegna i diversi sguardi che intellettuali italiani e stranieri posarono sull'Italia e sugli italiani. Da Leopardi a Manzoni, da Tommaseo a d'Azeglio, da Rosmini a Gioberti, le voci degli italiani si intrecciano con quelle di figure internazionali come Byron, Sismondi e Madame de Staël, offrendo una visione poliedrica dell'identità italiana.
L'autore analizza come questi pensatori percepirono gli italiani come popolo e l'Italia come nazione, come Stato possibile e come patria comune. Il libro esplora le diverse concezioni di identità nazionale, le aspirazioni politiche e le sfide culturali che caratterizzarono questo periodo storico cruciale per la formazione dell'Italia moderna.
Con una scrittura chiara e coinvolgente, Bruni offre un'opera fondamentale per comprendere le radici intellettuali e culturali del Risorgimento italiano. "Idee d'Italia da Napoleone al Quarantotto" è un libro indispensabile per chiunque voglia approfondire la storia e l'identità del nostro paese.